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Trattati dell’arte

I trattati dell’arte accompagnano la storia dei pittori

I trattati dell’arte accompagnano la storia dei pittori. Ai testi più antichi di Galeno, Vitruvio, Armenini, Cennini, Teofilo, Leonardo da Vinci e Lomazzo (solo per citarne alcuni) fa seguito, tra 600 e 800, una produzione che costituisce una rivisitazione, o, in alcuni casi, traduzione dei testi antichi.

Fra i testi di letteratura artistica più interessanti dell’800 vi è La scienze de la peinture(1890), di Jehan Georges Vibert, tradotto in lingua italiana da Gaetano Previati. I due artisti sono accomunati dal reciproco desiderio di rendere più accessibili ai giovani studenti dell’epoca gli insegnamenti dei grandi maestri che, già da tempo, non suscitavano più grande interesse nella cultura artistica.

Qualche decennio prima (1834) anche Leopoldo Cicognara, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia aveva avvertito la problematica culturale. In uno dei suoi saggi critici “Il Trattato sul bello” Cicognara scrive:

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La situazione odierna dell’arte e della letteratura artistica, almeno un Europa, non sembra discostarsi molto da quella descritta dal Cicognara. Spetta agli artisti del ventunesimo secolo la responsabilità del recupero di un bene culturale importante come l’insegnamento dei grandi maestri del passato. La bibliografia qui proposta, assieme allo studio pratico dell’arte,  costituisce uno stimolo per questa ricerca e la base della nostra Mission.


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